Resoconto dell’incidente probatorio al tribunale dei minori.

Resoconto dell'incidente probatorio del 14 dicembre '06 presso il Tribunale dei minori di Roma. L'imputato è il minorenne G.A., di Nola, residente in via di focene, accusato dell'omicidio di Renato Biagetti insieme a  Vittorio Emiliani. Numerosi testimoni accusano lui di essere l'autore delle coltellatre mortali a Renato, ma stranamente il suo coltello non è stato ritrovato e lui nega di averlo mai avuto. Secondo il suo amico Vittorio e tutti i testimoni, però, lui il coltello ce l'aveva ed è lui che ha colluttato più a lungo con Renato. All' oggi il tribunale dei minori ancora non si è espresso e nel frattempo G. è stato affidato ai suoi familiari, libero a focene, nello stesso ambiente in cui è maturato l'omicidio, tra gli stessi amici che lo osannavano insultando la famiglia e gli amici di Renato, fuori dal Tribunale dei minori.

Di seguito il report dell'incidente probatorio, voluto dal PM per tentare di ricostruire la dinamica di quella notte, in cui Renato fù ucciso a coltellate a freddo da due giovani fscistelli di focene.

Incidente probatorio del  14 dicembre ’06, Tribunale dei minorenni di Roma

In seguito alle dichiarazioni di un detenuto del carcere di Rebibbia viene fissato presso il Tribunale dei miniori l’incidente probatorio.  Il detenuto di Rebibbia  dichiara, infatti, di aver conosciuto in carcere l’Emiliani e di aver ricevuto da lui un racconto dell’episodio della notte del 27/08/06, in cui il ragazzo dice che quella notte sia lui che il suo amico Amoroso avevano un coltello e che l’Amoroso era ubriaco. Aggiunge che l’Emiliani gli avrebbe riferito di aver fatto ritrovare ai carabinieri il coltello, mentre Amoroso avrebbe nascosto la sua arma senza dire neanche a lui dove. In seguito a queste dichiarazioni è stato fissato l’incidente probatorio presso il Tribunale dei Minori, per tentare di ricostruire i fatti con l’imputato minorenne. Ma Amoroso si avvale della facoltà di non rispondere. Laura decide di rilasciare in sede separata al PM, Dott. Filocamo, e davanti al procuratore per i Minorenni Dott. Gianfranco Ausili Cefalo, ulteriori elementi per la ricostruzione dei fatti e l’accertamento delle responsabilità sull’omicidio di Renato. Alla vista in aula dell’Amoruso Laura ha ricordato infatti la scena dell’aggressione nei dettagli, la sua colluttazione con l’imputato, il pugno da lui sferrato che provocò la reazione verbale di Renato, il sangue presente da subito su Renato e sull’aggressore, i movimenti delle mani dell’imputato che con due mani impugnava il coltello e sferrava colpi su Renato, come il ricordo di avere gridato che quello aveva un coltello (che coincide con altre dichiarazioni dei testimoni).

 

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