corriere della sera del 13/07/07

“Uccise Biagetti”, 15 anni di galera. Civitavecchia, condannato Vittorio Emiliani.

Di Alessandro Capponi

C’è questa scena, quando la sentenza è stata appena pronunciata e Vittorio Emiliani, 19 anni, “colpevole”, viene portato via verso una cella nella quale trascorrerà i prossimi 15 anni: la mamma di Renato Biagetti, della vittima, del ragazzo che  lo scorso agosto fu ucciso con otto coltellate a focene, quella madre, subito dopo la sentenza “che è un primo passo verso la verità”, con lo sguardo ne cerca subito un’altra, di madre. La madre dell’assassino. La guarda e va via.


“Nessuna sentenza mi ridarà mio figlio Renato- sussurra la signora Stefania pochi passi più in la- e voglio anche dire che capisco la madre dell’ assassino sono madre anch’io. Ecco, voglio dire chiaramente che oggi è un giorno senza gioia. E però, altrettanto chiaramente so che questo è il primo passo verso la verità.” Per capire cosa è accaduto all’alba del 27 agosto 2006, bisognerà ancora aspettare: insieme con Vittorio Emiliani, condannato a 15 anni per omicidio volontario e lesioni, c’era un minorenne, G.A., attualmente ai domiciliari. “Era evidente- commenta in serata l’avvocato della famiglia Biagetti, Luca Santini- che la difesa, chiedendo l’assoluzione per Emiliani, in qualche modo cercava di spostare l’attenzione sul  minorenne. Ecco, ciò che non volevamo era assistere a responsabilità rimpallate da un processo all’altro.” Decisive, a questo punto, le motivazioni della sentenza, attese entro tre mesi. Eppure già oggi, alcune verità sembrano chiare: la condanna di Vittorio Emiliano è per omicidio volontario. Nell’aggressione, secondo il giudice, non ci furono motivazioni politiche, anche se i due arrestati erano considerati da molti vicini alla destra, uno dei due con una croce celtica tatuata sul braccio: si spiegherebbe così, almeno in parte, il rigetto dell’istanza presentata dall’ANPI di essere considerati parte civile. Di certo, però, quanto accaduto sul lungomare di Focene non fu una rissa, dice il giudice: tre persone stavano tornando a casa, furono aggredite da due ragazzi armati di coltello. Uno, Renato Biagetti, è morto così: otto coltellate , due al cuore. Per Vittorio Emiliani, finora incensurato, il pm Margherita Pinto aveva chiesto 24 anni: sottratto un terzo della pena per il rito abbreviato, ecco che  sia pure senza conoscere le motivazioni della sentenza, è possibile ipotizzare come fa l’avvocato santini, “che il Giudice abbia di fatto accolto la richiesta”. La difesa presenterà ricorso e dunque molto deve ancora essere deciso. Eppure, “un primo passo verso la verità è stato compiuto”: quella verità e quella giustizia che, a nome della città, aveva chiesta anche il sindaco Walter Veltroni. Sono le otto della sera quando avvocati, parenti e amici si allontanano dal tribunale di Civitavecchia. Senza clamore, in silenzio, ciascuno con i propri pensieri.

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