La Repubblica dell’08/05/07

Sono sparite le dichiarazioni di Renato.
Di marino Bisso

C’è anche il giallo della scomparsa delle deposizioni che Renato Biagetti avrebbe reso ai carabinieri poco prima di morire in ospedale. Quelle parole d’accusa nei confronti dei due giovani che lo avevano accoltellato sono inspiegabilmente sparite dagli atti processuali a disposizione del Gup Giovanni Giorgianni,

che ieri ha deciso nuovi accertamenti. Renato Biagetti, 26 anni, attivista del centro sociale Acrobax, venne ucciso lo scorso 27 agosto a Focene, pugnalato da due giovani simpatizzanti d’estrema destra.Sarà invece una perizia psichiatrica a verificare la facoltà di intendere e di volere di Vittorio Emiliani (imputato per l’omicidio in concorso con un suo amico minorenne) come sollecitato dai suoi difensori. Una richiesta alla quale si è opposto l’avvocato della famiglia Biagetti, Maria Luisa D’Addabbo. “Un seminfermo mentale non prenota il giorno dopo l’omicidio biglietti aerei per Santo Domingo, né si preoccupa di nascondere e interrare l’arma del delitto.” Così ha commentato la madre di Renato, Stefania Zuccai, la decisione del giudice in merito alla perizia psichiatrica. Al tribunale di Civitavecchia, ieri, c’erano anche gli amici di Renato, una trentina di ragazzi appartenenti al centro sociale Acrobax e Laura, la fidanzata presente la sera dell’omicidio. Sono proprio gli attivisti di Acrobax a esprimere dubbi “sullo svolgimento delle indagini per il grado di parentela dell’imputato con alcuni agenti delle forze dell’ordine che hanno effettuato le indagini.” Intanto domenica prossima alla ex Snia viscosa in via Prenestina è stata organizzata una serata musicale per ricordare e per presentare l’Associazione “I sogni di Renato”. “Renato- spiegano gli amici- faceva il tecnico audio. Per lui aoto-produrre musica era un modo anche per fare politica e creare spazi di libertà e partecipazione contro ogni fascismo.”  

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