Lettera aperta alla città di Roma

dall'Assemblea pubblica del 30 Agosto

Questa lettera parla di: territori, cultura, fascismi,la morte in una sera di festa.
Questa lettera parla a tutti coloro che non riescono a chiudere un occhio.

Roma, pur avendo un tessuto democratico consolidato, come molti altri territori del nostro paese, è da qualche tempo e con una forza significativa, aggredita da proposte politiche che usano stereotipi, banalizzazioni, negazione della diversità, autoritarismo, che costruiscono valori e morali basati sulla supremazia.

Che, nella fantasie di onnipotenza definiscono nemici tutti quelli che stanno fuori da queste logiche. La destra sociale e politica ha avuto per molto tempo troppo spazio per potersi insinuare e attestarsi sul territorio romano, sostenuta nella sua avanzata da un’idea di normalizzazione e di equidistanza che passa anche attraverso la riscrittura di una storia che vede i torturatori assomigliare sempre più ai torturati.

Questo strano obiettivo della normalità, o piuttosto della normalizzazione, ha visto e vede alcuni attori protagonisti e altri spettatori.

I protagonisti sono tutti coloro che negli ultimi anni hanno voluto riscrivere pezzi di storia, costruendo nel presente giustificazioni ideologiche per la rifioritura di tutti i fascismi; tutti quelli che hanno alimentato il tessuto per le aggressioni, intimidazioni, limitazioni della libertà di esprimere creatività e opinioni sui corpi come nelle parole; tutti quelli che hanno fatto alleanze con forze politiche di estrema destra per candidarsi a governare.
Quelli che hanno fatto campagna elettorale viaggiando su camionette di camicie nere in giro per la città.

Roma quindi, allo stesso tempo città dei movimenti, dell'autogestione, dei conflitti sociali e laboratorio di una destra neofascista che qui sta tentando di mettere in atto una strategia politica chiara, con obiettivi precisi. Un laboratorio sociale e politico che crea loghi, slogan, linguaggi e azioni ormai ‘normalmente’ inclusi e compresi nel suo paesaggio.

Una città che vorremo riconoscere capace di rompere questa normalità tornando a scandalizzarsi, a rifiutare l’idea che è possibile far convivere sullo stesso territorio il museo della Shoah, il mausoleo alle fosse Ardeatine accanto ai i covi di organizzazioni neonaziste.

Gli spettatori sono invece tutti quelli che di fronte a questo processo non hanno saputo guardare con la dovuta attenzione.

Agli spettatori si propone una storia, quella della morte di Renato dopo una sera di festa. Un ragazzo di 26 anni aggredito e assassinato all’interno di questo contesto, per mano di questa cultura. Una morte che non ha più bisogno di individuare nel suo assassino il militante neofascista per gridare a un nuovo allarme.
Il silenzio prodotto da questa idea di normalità, l’indifferenza che ha avvolto la città in un clima in
cui la diffusione della cultura della sopraffazione emerge dal centro fino alla periferia, questa volta ha prodotto morte.

Questa lettera aperta alla città di Roma vuole cominciare ad essere uno spartiacque, una presa di
parola di tutti quelli a cui invece non appartiene il silenzio. Che sentono l’urgenza di interpretare questo fenomeno in una chiave sociale, culturale, diversamente politica, che sentono la necessità e vogliono reagire.
Questa lettera vuole affermare che l’indifferenza non può essere la nostra, che la voglia di vivere e
cambiare il mondo significa innanzitutto opporsi a qualsiasi forma di sopraffazione, ai diversi modi in cui i fascismi si esprimono, togliendo loro ogni spazio di legittimazione ed agibilità.

Al sindaco, alle forze politiche e sociali e a tutti i cittadini, questa lettera chiede di rompere questo muro di indifferenza, di chiudere con la falsa idea dell'equidistanza condannando le violenze neofasciste e reagendo attraverso una forte mobilitazione democratica che sappia attraversare e riconquistare ogni angolo di questa città.

Sabato 2 Settembre 2006 ore 17:00
Appuntamento a Porta San Paolo, Roma

 

Prime adesioni:
Roma: LOA Acrobax, All Reds Rugby Roma, Collettivo Tunnel, Coordinamento Cittadino Lotta per la Casa, CSOA Forte Prenestino, CSOA Corto Circuito, Action, RadioOndaRossa, CSOA La Torre, CSOA Intifada, Vittorio Occupato, CSOA ex Snia, CSOA La Strada, Spazio sociale 32, C.S.O.A. Ricomincio dal Faro, Angelo Mai Okkupato, Comitato Popolare di Lotta per la Casa, CSOA MacchiaRossa, , CSOA Auro e Marco, Spina City Lab, Strike SPA, Esc atelier occupato, Officina Libere Espressioni, Idee Lab 06, Laboratorio Sociale la Talpa, Astra 19, Infoxoa, Confederazione COBAS, Laboratorio Sociale Centocelle , RDB-Cub, CLARO, Cordinamento Lavoratori Autorganizzati Roma Ovest), Collettivo precari Atesia, Rete ricercatori precari, Cocittos (Cordinamento Cittadino degli operatori sociali), Operatrici e operatori sociali autorganizzati nel terzo settore, Coordinamento collettivi universitari, Arci Solidarietà Lazio, Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, Corrispondenze Metropolitane, Coll. Geologia Attiva Roma Tre, Radici nel Cemento, Braincorp, Women in Reggae, VPN Roma, Associazione Sportiva Popolare, Comitato di quartiere Centocelle, Associazione Ex Lavanderia, Gridalo Forte, Libreria Almayer, Federazione Romana PRC, Gruppo Comunale Rif. Com. Sinistra Europea, Associazione T.E.R.R.E., Liberazione (quotidiano), Giovani Comunisti, Sinistra Critica, Sinistra Giovanile XIII Municipio
Resto d’Italia: Chainworkers (Milano), Officine della resistenza Sociale Orso (Milano), Assemblea Studenti Statale Occupata (Milano), Eterotopia (S. giuliano Milanese), Officina Ska (Napoli), CSOA Ex Carcere (Palermo), Area Antagonista Campana, Crash (Bologna), Movimento di Lotta per la Casa (Firenze), Movimento Antagonista Toscano, Case occupate Cecco Rivolta (Firenze), CSOA Ex Emerson(Firenze), Antifa Boxe (Palestra popolare Torino), CSOA Askatasuna (Torino), CSA Murazzi (Torino), Collettivo Universitario Autonomo (Torino), Centro di Documentazione Senza Pazienza (Torino), CSOA Godzilla (Livorno),
Precaut (Livorno), CSO Rivolta (Marghera) , CSO Pedro (Padova), Laboratorio Sociale Morion (Venezia),
Capannone Sociale (Vicenza), C.S. Rebelde (Conegliano), Rete Cosenza Antifascista (Cosenza), Aula Carlo Giuliani, ASK 191 Occupato, Coordinamento degli Universitari in Lotta Palermo, Centro Popolare Occupato Experia (Catania), Senzaconfine, Rete Antirazzista Catanese, CSA Paci Paciana (Bergamo), CSOA ex Mercato 24 (Bologna), Collettivo lotta per la casa Habit_Azione (Bologna), International Peace Observatory,
Officina Shake Castellanza, Comitato Chapas Castellanza (VA), 24 Grana, Laboratorio Sociale AQ16 (Reggio Emilia), CSO Vittoria (Milano), Comitato di Quartiere Taranto, Coll. Femminista Autorganizzato Erika (Como), Studenti Autorganizzati Comaschi, C.S.A. Sisma (Macerata), ANPI nazionale, Fiom nazionale

Singoli e rappresentanti: Rosa Pira (mamma di Dax), Haidi Giuliani (mamma di Carlo)
Massimiliano Smeriglio (Segretario Federazione Romana PRC), Alessandra Tibaldi (Assessore alle politiche del lavoro Regione Lazio, Prc), Luigi Nieri (assessore al bilancio regione lazio), Ivano Peduzzi (Capogruppo Prc regione lazio), Enrico Lucani (consigliere prc regione lazio), Anna Pizzo (Consigliere Regionale regione lazio), Nando Simeone (Vice presidente del Consiglio provinciale di Roma PRC), Dante Pomponi (Assessore al lavoro e alle periferie Comune di Roma), Adriana Spera (Capo gruppo PRC Comune di Roma), Nando Bonessio ( Capo gruppo Verdi Comune di Roma), Andrea Catarci (Presidente del XI Municipio Roma PRC), Gianluca Peciola (Assessore Politiche giovanili Municipio Roma XI), Alfonso Perrotta (Assessore politiche sociali Municipio Roma I), Claudio Ortale (Consigliere PRC Municipio Roma 19), Fabio Nobile (Segretario Federazione Romana PDCI), Paolo Cento (Verdi Sottosegretario al Ministero dell’Economia), Stefano Boco, (Sottosegretario all'agricoltura Verdi), Giovanni Russo Spena (Senatore PRC), Graziella Mascia (Deputata PRC), Daniele Farina (Vice Presidente della Commissione Giustizia),
Salvatore Bondonna (Senatore PRC), Francesco Caruso (Deputato PRC), Giorgio Cremaschi (Segretario Nazionale Fiom), Elvira Sabbatini Paladini (Direttrice Museo Storico della Liberazione), Matilde Ferraro (Assessore Comune di Cosenza), Sergio Bianchi (Derive Approdi), Militant A (Assalti Frontali), Paolo Didonè (Presidente Assoli Associazione Software libero), Francesco Tupone (Linux Club Roma), ISF (ass Io Sto con Falcone), Alfonso di Stefano (Attac Italia), Stefano Pennacchietti (coordinatore RSU Filt Cgil ferrovie), Punkreas (gruppo musicale), Africa Unite, Marco Messina (99 Posse), Tano D’amico (fotografo), Alberto Grifi (regista), Guido Caldiron, Lanfranco Caminiti, Saverio Ferrari, Filippo Gatti, Alfio Nicotra, Fiorello Cortina, Libera Velo (Napoli), Lorenzo De Tomasi, Giovanni Castagna, Emiliano Mallamaci, Stefano Simoncini Iperinico, Massimiliano Coccia, Angelo Mastrandrea

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